Si chiama Sushi Drop ma non ha niente a che fare con i piatti tipici della cucina nipponica. È l’acronimo di SUstainable fiSHeries wIth DROnes data Processing, importante progetto europeo che studia la salute del mare. Coralli, spugne, briozoi, ricci di mare e diverse specie ittiche. È interessante il popolamento biologico che colonizza le scogliere del Porto di Ortona osservato dal drone subacqueo Blucy in missione scientifica da lunedì scorso sulla Costa dei Trabocchi. L’obiettivo? Monitorare lo stato di salute dei fondali marini e condividere i risultati con i principali portatori di interesse, così da poter attuare piani di gestione puntuali per la tutela e la conservazione della biodiversità del mar Adriatico.
Il progetto, coordinato dall’Università di Bologna, sotto la supervisione di Luca De Marchi, docente di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione e coordinatore di Sushi Drop, conta tra i partner, oltre al Flag Costa dei Trabocchi, realtà abruzzese che supporta l’azione di attori pubblici e privati del settore della pesca secondo un modello di gestione ispirato a criteri europei; la Regione Marche, l’Institute of Oceanography and Fisheries (Iof), l’Association For Nature, Environment And Sustainable Development (Sunce) e la Contea di Split e Dalmazia (Sdc), tutti con sede a Spalato, ed è finanziato dalla Commissione Europea con oltre 1,7 milioni di euro nell’ambito del Programma Interreg Italia-Croazia.
“Nuotando tra correnti e fondali – si legge nel comunicato del progetto – l’innovativo dispositivo ha scattato fotografie, realizzato filmati ad alta risoluzione e raccolto delle prime importanti informazioni sulle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del mare. Inoltre, il drone Blucy potrà navigare in autonomia e raggiungere oltre 200 metri di profondità e, sfruttando la tecnica dei sonar multibeam – sistema di propagazione delle onde acustiche in acqua – a conclusione del progetto (che si chiuderà il 31 dicembre 2021), potrà monitorare gli ecosistemi marini, individuare distanze, profondità e morfologia degli ambienti, nonché la presenza, i ritmi e gli stili di vita delle specie marine“.
“Allo stato attuale dopo i primi giorni di missione scientifica il drone subacqueo si è dimostrato uno strumento affidabile – ha spiegato il team di ricercatori dell’Università di Bologna impegnati nella missione in Abruzzo -. Le operazioni di immersione di Blucy sono state attuate come da cronoprogramma e sono stati risolti i problemi di posizionamento riscontrati durante la prima missione di test a Spalato, a maggio scorso. Il sistema è affidabile dal punto vista della manovrabilità ed è stato possibile acquisire dati interessanti, nonostante, in alcuni punti, la colonna d’acqua abbia presentato criticità legate ad un aumento di torbidità a causa di correnti che, muovendo i sedimenti, hanno reso più complesse le operazioni di rilievo”.
Tra le attività svolte nei giorni scorsi, in Abruzzo, Blucy ha osservato l’ottimo stato di salute di un allevamento di mitilicoltura navigando fra le reste al largo di Vasto e monitorato la fauna marina a largo del Porto di Ortona. Interessante, in questo ambiente marino, il popolamento biologico che colonizza le scogliere come per esempio spugne, briozoi, ricci di mare, gorgonie e diverse specie ittiche quali saraghi, orate, ricciole e castagnole. La missione di test ha poi toccato l’area dell’antico porto romano di Ortona e la riserva dell’Acquabella, anche con il supporto di un team di subacquei. In barca, a seguire le operazioni, Luca De Marchi, coordinatore del progetto, con un team di tre ingegneri Massimiliano Menghini, Alessandro Lambertini, Emanuele Mandanici e un biologo, Jacopo Cimini, tutti studiosi dell’Università di Bologna. Con loro il presidente del Flag Costa dei Trabocchi, Franco Ricci e lo staff abruzzese impegnato nel progetto Interreg Italia-Croazia con il biologo marino, Dario D’Onofrio. Attraverso metodi di campionamento non invasivi, Blucy “acquisirà un’ampia mole di dati che contribuiranno ad aumentare il livello di innovazione e sostenibilità del settore pesca in un’ottica di Blue Economy. Tutti i dati raccolti saranno inoltre condivisi in una piattaforma open con l’obiettivo di migliorare la conoscenza dei fondali e degli gli indici di abbondanza della popolazione delle diverse specie ittiche”.
“Il Flag Costa dei Trabocchi è onorato di far parte di questo team di ricerca italo-croato – hanno detto il presidente Franco Ricci e il project manager Sushi Drop, Valerio Cavallucci -. L’idea nasce a Fano, nelle Marche, nel laboratorio di Pesca e Biologia marina dell’Università di Bologna. Qui per anni il professor Corrado Piccinetti si è occupato di studiare il rapporto fra la biologia dell’Adriatico e le attività ittiche svolte in quei luoghi, e parte da un concetto per noi fondamentale: pesca e salvaguardia dell’ecosistema marino possono coesistere, a patto che di quegli ambienti si conoscano bene le caratteristiche. Il beneficio è reciproco. Consentire da un lato la pesca, un introito importante per tutte le regioni adriatiche e al contempo implementare le politiche di protezione, stabilendo quindi dei limiti sulle specie pescabili. Il progetto Sushi Drop – aggiungono Ricci e Cavallucci – che dovrà essere concluso entro il 2021, favorirà buone pratiche di pesca attente e responsabili, sosterrà la blue economy e un turismo ittico intelligente, volto alla conoscenza delle peculiarità del pescato e di tutti gli elementi che ruotano attorno a una ricchezza ambientale da preservare”.
All’incontro pubblico di presentazione del progetto Sushi Drop e dei primi risultati della missione di test del drone subacqueo Blucy, hanno preso parte oltre al presidente e al direttore del Flag Costa dei Trabocchi, il comandante della Capitaneria di porto di Ortona, Cosmo Forte, il sindaco di Ortona Leo Castiglione, il coordinatore dell’Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Adrion, Lodovico Gherardi e il coordinatore del progetto Sushi Drop, Luca De Marchi con il suo team di giovani ricercatori. Fra gli altri erano presenti Daniela Di Silvestro responsabile dell’Ufficio Sostegno Acquacoltura e Sviluppo Costiero della Regione Abruzzo, funzionari e ricercatori dell’Università di Bologna, il neo presidente della Lega Navale di Ortona, Roberto Diano, il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio.
Per rimanere aggiornati sulle missioni del drone e sui risultati, consultare il sito web Sushi Drop ed iscriversi alla newsletter del progetto.