“Ci sono volute alcune ore per mettere in sicurezza i rudimentali ordigni esplosivi e solo alla prime luci dell’alba gli artificieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti sono riusciti a far brillare la polvere pirica estratta dalle due marmotte lanciate sull’asfalto dalla batteria di ladri in fuga su una station wagon scura, che ha forzato uno dei posti di controllo predisposti nella notte dalla Compagnia dei Carabinieri di Ortona proprio per contrastare il ritorno degli assalti agli sportelli ATM così come avvenuto di recente tra Ortona, Miglianico e Canosa Sannita”. Il capitano Luigi Grella, comandante della Compoagnia di Ortona, ha reso oggi noti i dettagli di un’operazione svolta nella notte di martedì a Miglianico.
Era circa l’una di notte quando la pattuglia impegnata nel servizio di controllo del territorio, ha intimato l’alt alla station wagon in transito sulla Fondo Valle Foro. “Apparentemente sembrava che stesse rallentando quando, giunta a pochi metri dalla pattuglia, l’auto ha improvvisamente ripreso con velocità la marcia e si è allontanata mentre gli occupanti hanno lanciato sull’asfalto due marmotte ovvero dei sottili profilati in ferro imbottiti di polvere pirica che sono usate dai ladri per sventrare gli sportelli automatici dei bancomat e portare via il denaro contante custodito negli erogatori”, spiega l’ufficiale dell’Arma.
La pattuglia ha subito bloccato la strada “per evitare pericoli agli automobilisti in transito perché gli ordigni sono assemblati in maniera alquanto rudimentale con miscele di polveri da sparo instabili ed il rischio che possano deflagrare all’improvviso è sempre elevato”. Nel frattempo è stato lanciato l’allarme alle altre pattuglie della zona per tentare di rintracciare l’auto in fuga.
“Sul posto sono intervenuti gli artificieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti che, coadiuvati dai Vigili del Fuoco e dai sanitari del 118, hanno disinnescato i due ordigni rudimentali ed hanno recuperato in sicurezza la polvere pirica contenuta nella completa sicurezza degli operanti e degli abitanti delle vicine case che, però, non si sono accorti di nulla nonostante ci siano volute più di 2 ore per completare le operazioni. Il notevole quantitativo di esplosivo contenuto nelle due marmotte è stato fatto brillare all’alba in una vicina cava”.
I servizi di controllo preventivi hanno permesso “di impedire l’ennesimo assalto ad almeno un paio degli sportelli ATM delle banche della zona mentre sono state subito attivate le indagini del caso per individuare la macchina in fuga ed identificare la batteria di ladri”, sottolinea il capitano Grella.
I carabinieri ritengono possa trattarsi della stessa banda “che ha portato a termine gli assalti ad un bancomat ad Ortona ed a Miglianico e ne ha tentato un terzo a Canosa Sannita dove i ladri sono andati via a mani vuote solo perché lo sportello ATM è dotato di sistemi di difesa di ultima generazione in grado di respingere simili tentativi di furto”.