“Le osservazioni fatte da Donatella Di Pietrantonio, confermate da quelle del regista de L’Arminuta Giuseppe Bonito, sono sacrosante: sono ormai anni che si parla della Film Commission abruzzese e delle sue attuali lacune. Il Pd Abruzzo, il cui programma per la cultura mette in primo piano l’attivazione dell’organismo, ha anche proposto delle soluzioni all’attuale amministrazione regionale per avviare la sua operatività, ma le risposte arrivate non sono state né adeguate né sufficienti”. L’attore Lino Guanciale, responsabile Cultura del PD abruzzese, scende in campo su un tema tornato d’attualità dopo l’uscita del film L’Arminuta, che racconta una storia abruzzese ma le cui riprese sono state realizzate nel Lazio.
È stata la stessa autrice del libro Premio Campiello 2017, e poi sceneggiatrice del film, durante la recente anteprima pescarse, a chiarire il perchè l’ambientazione non sia stata quella naturale dell’Abruzzo. “Nel 2017, appena Maro Film ha opzionato i diritti sul romanzo, ho cominciato a ciarlare su questa questione della Film Commission che non abbiamo – ha detto Di Pietrantnonio -. La legge è stata fatta ma non finanziata. Agli occhi di una produzione, una Film Commission che esiste sulla carta ma non è operativa è come se non esistesse. Quindi, senza accendere il fuoco della polemica, l’Abruzzo ha un ritardo fortissimo su questo e spero che questa occasione parzialmente persa sia di stimolo a copiare, perché basta semplicemente copiare, visto che ce l’hanno tutti”. Nell’ultimo anno anche altre produzioni che avrebbero voluto girare in Abruzzo sono state costrette a scegliere altre Regioni più organizzate.
Per Guanciale “le polemiche generatesi intorno alla trasposizione filmica del romanzo di Donatella di Pietrantonio, vincitore del Premio Campiello 2017, nella quale non sono presenti scene girate in Abruzzo non sono che la diretta conseguenza di una situazione di completo stallo che da anni caratterizza il mondo dell’industria cinematografica e audiovisiva in Abruzzo. A dispetto di una LR 53 emanata nel 2017 (Interventi in favore del comparto audiovisivo: musica, cinema e spettacolo. Istituzione della Film Commission d’Abruzzo) e di una integrazione all’art. 20 attuata nel 2020 per la creazione di un fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, ancora oggi progettare e produrre un film in Abruzzo è difficile, se non impossibile, come il caso L’Arminuta dimostra. Tutto il mio e nostro sostegno sono e saranno sempre dedicati a spronare perché una legge ad oggi inattuata e vuota prenda corpo, perché la nostra regione, oramai fra le ultime se non l’ultima a non essersi dotata degli strumenti giusti per farlo, possa ospitare ed essere finalmente protagonista di produzioni nazionali e internazionali che valorizzino davvero il Sistema Produttivo Culturale e Creativo abruzzese, composto da circa 24mila addetti e che produce il 4,2% della ricchezza complessiva dall’economia regionale”.