Giovanni Legnini lancia l’allarme: all’appello mancano 22mila edifici. Tante sono le costruzioni danneggiate dal sisma per le quali non è stata presentata alcuna domanda di contributo per la ristrutturazione. Il commissario alla ricostruzione post-sisma del Centro Italia, Giovanni Legnini, ha inviato una lettera a 500 sindaci d’Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, sollecitandoli a rintracciare i proprietari delle abitazioni rese inagibili dagli eventi sismici del 2016.
Il 15 dicembre sarà l’ultimo giorno. A disposizione poco più di un mese per chiedere i finanziamenti, altrimenti scatterà la decadenza. Entro quella data, infatti, i cittadini che non hanno presentato richiesta agli Uffici speciali regionali dovranno trasmettere, in via telematica, una manifestazione di volontà con cui chiedono il contributo. Attualmente, le manifestazioni di volontà riguardano 37mila 200 immobili, cui vanno sommate 21mila 100 richieste di contributo, per un totale di 58mila 300 edifici. In totale, però, i fabbricati da sistemare 80mila 300.
In alcuni comuni abruzzesi le richieste coprono meno del 50 per cento degli edifici danneggiati A Barete la percentuale più bassa: 22 per cento. Meno della metà del necessario le domande presentate a Tossicia, Campotosto, Pizzoli, Pietracamela, Cagnano Amiterno e Fano Adriano.
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