Il pasticcio della provinciali va sanato. A dirlo sono entrambi i candidati alla presidenza della Provincia di Chieti: Francesco Menna, sindaco di Vasto, e Filippo Paolini, primo cittadino di Lanciano. Centrosinistra contro centrodestra. Lo spoglio stava dando ragione a Menna, quando il personale del seggio allestito dentro il Palazzo della Provincia si è accorto dell’errore grossolano: era stata invertita la consegna di alcune schede, nove in base alle notizie che trapelano. Le schede, infatti, sono distribuite (e hanno colori diversi) in base alle fasce di popolazione cui i Comuni appartengono. Il complesso meccanismo delle elezioni di secondo livello introdotto nel 2014 dalla riforma Delrio prevede che a votare non siano i cittadini, ma sindaci e consiglieri comunali attraverso il voto ponderato, che ha un valore, superiore all’unità, stabilito moltiplicando ogni preferenza per il quoziente attribuito alla fascia di popolazione cui appartiene il Comune rappresentato dal singolo sindaco-elettore o consigliere-elettore.
Ieri i rappresentanti del centrodestra provinciale hanno sparato a zero sull’amministrazione uscente, guidata dall’ex sindaco di Lanciano, Mario Pupillo [LEGGI].
Per sanare l’errore, domani torneranno al voto sindaci e consiglieri comunali di 16 comuni, di cui 11 con popolazione superiore a 3mila e fino a 5mila abitanti (Casalincontrada, Castel Frentano, Cupello, Miglianico, Orsogna, Paglieta, Ripa Teatina, Scerni, Tollo, Torino di Sangro e Torrevecchia Teatina) e cinque con più di 10mila e fino a 30mila residenti (Atessa, Francavilla al Mare, Ortona, San Giovanni Teatino e San Salvo).
“C’è poco da commentare”, dice Paolini. “Quanto accaduto ieri rimostra l’approssimazione e la superficialità con cui ci si è approcciati alle operazioni di voto. Certo, abbiamo visto che gli errori accadono anche in Champions league, ma non è altrettanto accettabile uno sbaglio materiale, formale e sostanziale di questo genere. Sono sempre stato contrario al voto ponderato e il pasticcio di ieri mi ha dato ragione”.
“Sono totalmente sereno – afferma Menna – e convinto che bisogna adottare la procedura più chiara e trasparente per garantire la legittimità del voto, ma anche un voto che sia corrispondente alla volontà popolare rappresentata dai consiglieri comunali e dai sindaci votanti. Quindi chiedono che ci sia il massimo rispetto della procedura, che renda il voto incontrovertibile”.
Michele D’Annunzio – Martina Luciani