L’AQUILA – La Commissione d’inchiesta sull’acqua in Abruzzo è finalmente realtà. Nel corso del consiglio regionale, l’istanza annunciata da Zonalocale, è stata accolta all’unanimità dall’Aula. “Sono molto soddisfatta per il risultato ottenuto, arrivato con l’unanimità dei voti, commenta il capogruppo M5S, Sara Marcozzi, prima firmataria della richiesta d’istituzione della commissione. L’Abruzzo è in fondo a tutte le classifiche italiane sull’acqua. Una su tutte, quella della dispersione idrica, con punte che superano il 70 per cento. Abbiamo reti fatiscenti – prosegue Marcozzi – e una governance molto farraginosa: ci sono ben sei società di gestione in Abruzzo che, a loro volta, vengono monitorate dall’Ersi, l’ente regionale che si occupa del nostro sistema idrico. La commissione potrà così svolgere il lavoro di raccordo tra i cittadini e la Regione. La partita dei fondi del PNRR giocherà un ruolo fondamentale da qui ai prossimi anni, ed è per questo che serve un coordinamento costante che la commissione d’Inchiesta potrà offrire”.
“Mi auguro – conclude il capogruppo regionale M5S – che i gruppi consiliari indichino a stretto giro i nomi dei componenti della commissione affinché il presidente del Consiglio regionale possa convocare la prima seduta, propedeutica alla formazione dell’ufficio di presidenza. Comincia un percorso importante, e sono certa che se ne vedranno risultati concreti”.
Il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha incoraggiato la nascita dell’organismo d’indagine per accertare le cause legate ai problemi esistenti sulla rete idrica e indagare sulle eventuali responsabilità gestionali, accogliendo la proposta della prima firmataria Sara Marcozzi. “Sia un percorso di verità, ha commentato. L’organismo durerà in carica sei mesi dalla nascita. Trascorso tale periodo sarà elaborata una relazione sugli esiti dell’inchiesta”.
“La Commissione – si legge nella nota regionale – avrà il compito di verificare lo stato di attuazione e il rispetto della normativa nazionale di settore e di tutte le disposizioni previste dalla legge regionale del 2011 che disciplina la materia del servizio idrico. Gli altri compiti prevedono: indagini sullo stato delle infrastrutture e delle reti idriche abruzzesi, comprese fognature e servizi di depurazione delle acque reflue; verifica delle iniziative di monitoraggio e informazione disponibili da parte della Regione Abruzzo attraverso l’Ersi (Ente regionale per il servizio idrico integrato dell’Abruzzo) e gli altri enti pubblici nazionali e regionali; accertamento delle cause dei problemi di dispersione idrica e provvedimenti di razionamento dell’erogazione dell’acqua; verifica sulla gestione di atti e provvedimenti di Ersi e delle quattro Assi (Assemblea dei sindaci per il servizio idrico integrato) istituite a livello provinciale; ricognizione di atti e provvedimenti adottatti dalle società operanti all’interno dell’Atur, in particolare sullo stato delle infrastrutture, programma degli interventi, modello gestionale e piano economico; approfondire l’adeguatezza delle leggi regionali in materia; ricognizioni sugli interventi finanziari di Regione Abruzzo dedicati al servizio idrico. La commissione d’Inchiesta entrerà nel vivo del suo lavoro dopo la nomina dei componenti, scelti in proporzione alla consistenza dei gruppi consiliari e del presidente”.